Bagnaia sconsolato: "Uno dei weekend peggiori della mia vita, non ha funzionato niente"

Gara rocambolesca a Le Mans, resa imprevedibile dalle condizioni meteo e conclusasi con il trionfo in patria di Johann Zarco. Nel GP di Francia, sesto appuntamento del mondiale di MotoGP, il pilota Honda interrompe una scia di vittorie di Ducati che durava da ben 22 gare (record assoluto che condivide proprio con il team giapponese), sfidando la pioggia intermittente e mantenendo le gomme da bagnato dall'inizio alla fine. Meteo che questa volta non premia Marc Marquez, che si deve accontentare di un secondo posto, che gli permette però di allungare in classifica data la caduta del fratello Alex e del 16° posto di Bagnaia, coinvolto in una carambola alla partenza e costretto a ripartire dalle retrovie.
Continua il periodo negativo di Bagnaia, che tocca il fondo nell'appuntamento di Le Mans non conquistando alcun punto nelle due gare. Poco feeling, confusione al via e problemi con la moto: questa è stata la gara di Pecco in Francia, che a Sky non usa mezzi termini per descrivere il fine settimana: "Questo weekend è nella classifica dei peggiori della mia vita. Adesso sembra facile da dire, ma ero sulla strategia di rimanere in pista: avevo visto che non avrebbe più smesso di piovere. In partenza, ho avuto un grande spin e ho dovuto chiudere il gas poco prima di arrivare in curva 1 dove tutti mi hanno passato. Poi c'è stato il contatto con Bastianini, ma quando alcuni hanno le gomme slick e altri le rain, si può creare confusione. Nonostante la caduta, se fossi ripartito subito senza dovermi fermare ai box sarei finito tra i primi 5, ma mi sono dovuto fermare perché avevo problemi alla moto che non mi avrebbero permesso di continuare la gara. Tutto negativo, non ha funzionato niente". Nonostante un inizio in salita (in classifica è terzo alle spalle dei due Marquez), il torinese ha abituato a clamorose rimonte mondiali, ma questa stagione sembra essere diversa: "La rimonta puoi iniziarla quando c'è feeling con la moto, ma che ora non c'è. Posso fare record della pista o girare piano, ma il feedback della moto è sempre lo stesso: questo è un limite enorme per chi come me ha bisogno di sentirla. Questo rende tutto più complicato."
Caduta a Jerez che ha in un certo senso condizionato la gara di oggi di Marc Marquez dopo l'inizio caotico dato dal cambio moto per la pioggia. Lo spagnolo della Ducati, vincitore della Sprint di Le Mans, ha più volte sottolineato come abbia imparato dall'errore commesso sulla pista di casa. "Se non avessi sbagliato a Jerez, l'avrei fatto sicuramente oggi quando non potevo farlo. Quindi, ho semplicemente controllato Alex che andava più forte e sono stato lì con lui perché sapevo che andava benissimo sia su bagnato che su asciutto. Non ho provato a prendere Zarco perché non volevo esagerare". A Sky rivela come non abbia mai pensato di andare a prendere il francese, lanciato dopo aver preso la leadership della gara: "Ho fatto due giri più veloci di Zarco, ma poi ho visto che il distacco con Alex invece aumentava. Quindi ho rallentato, ma poi ho rallentato troppo perché Zarco andava via. Peccato perché per una vittoria non abbiamo battuto il record di Honda ed è destino che sia stato interrotto dalla Honda". È tutta una questione di concentrazione: "La velocita c'è, tutto va bene, ma sembra che quando mi fido troppo poi sbaglio. È successo anche in passato, ma è un errore che in due gare non devo fare se voglio competere per il campionato. Siamo lavorando. Oggi sono stati più duri gli ultimi cinque giri di tutta la gara, perché è difficile tenere la testa. Se non sono concentrato al 100%, poi sbaglio. Oggi ho lottato con il mio istinto."
L'eroe inaspettato della gara a Le Mans è sicuramente Johann Zarco, che azzecca la strategia rimanendo con la moto dotata di gomme da bagnato e trionfa davanti al suo pubblico di casa: "Questo tipo di giornata ti ripaga di tutti i sacrifici fatti, anche se non posso lamentarmi di quella che è la mia vita. Il pubblico è stato incredibile: se non lo si vive, non lo si può comprendere pienamente. Dedico questa vittoria al mio team, perché con loro mi diverto molto". La confusione che ha caratterizzato i minuti prima del via sembra essersi riversata in pista dopo il semaforo verde: "In avvio avevo mancato la partenza, perdendo molto terreno. Alla prima chicane c'era tanta confusione e ho rischiato di cadere, entrando in contatto con Mir. Ho dovuto aspettare la vittoria oggi, più che andarla a cercare. Ho iniziato a crederci quando con la pioggia ho visto Miller cadere, perché lui è fortissimo in queste condizioni."
La Gazzetta dello Sport